venerdì 18 settembre 2015

Castagnaccio


Buon venerdì!
Oggi torno con un'altra ricetta, molto più tradizionale, le cui origini paiono risalire al 1500, dolce tipico delle zone rurali di Toscana, Emilia Romagna e Liguria, dove la farina di castagne era di facile reperibilità, e che dopo due secoli si è arricchito con altri due ingredienti, già più raffinati, pinoli e uvetta. Una delle poche ricette tipiche che non preveda l'uso né di glutine né di derivati animali (lattosio per me). Infatti, yeeeee!!! Non sono impazzita a farlo e posso mangiarlo senza problemi, in più non c'è aggiunta di zucchero perché la farina di castagne è naturalmente dolce, quindi senza abusi è un dolce che una volta ogni tanto la mia glicemia può sopportare.
E poi è facilissimo e veloce da fare, per cui anche i neofiti possono sperimentarlo!
Allora vediamo come si fa!


INGREDIENTI:
  • 500 gr. di Farina di Castagne
  • 1 litro di Acqua
  • 100 ml di Olio Extravergine di Oliva
  • Pinoli a occhio
  • Uvetta Sultanina a occhio
  • un Rametto di Rosmarino
  • 3 cucchiai di Rum
  • un micropizzico di Sale
Come potete vedere dalla foto "ingredienti" la mia farina era un po' meno di 500 grammi perché il pomeriggio precedente avevo provato a sperimentare dei plumcake, purtroppo avevo messo troppo cacao amaro, in più avevo deciso di accompagnarli con delle pesche al miele aromatizzate con varie spezie e sono stata troppo allegra con lo zenzero... Aspetto bellissimo, peccato fosse tutto abbastanza immangiabile. Ero andata un po' troppo ad occhio e l'ho pagata, spesso la pasticceria non perdona queste distrazioni!
Guardate quanto era bello!
Tornando al Castagnaccio, io ho utilizzato 400 grammi di farina, 800ml di acqua e 80ml di olio evo.

ALL'ASSEMBLAGGIO!!!!

Per prima cosa ammollate una manciata di Uva Sultanina in una tazza con un cucchiaio di Rum (abbondante se non avete bambini) e un po' di acqua, in modo che si ammorbidiscano.

Nel frattempo riunite in una ciotola la Farina di Castagne con l'olio e un micro-pizzico di sale e iniziate a mescolare piano piano con una frusta
Iniziate ad accendere il forno... almeno intanto si riscalda... (no perché è una di quelle robe che uno si dimentica!).
Tornate al vostro composto e iniziate ad aggiungere l'acqua (1 litro, ci va tutta!) a filo, e lavoratela bene, sempre con la frusta, in modo che non si formino grumi, o che comunque alla fine non ci siano più. Io ho usato la planetaria, ma va bene anche una frusta a mano o elettrica normale, però state attenti a dosare la velocità, se no poi vi tocca pulire anche il soffitto!
Ne verrà fuori un composto super liquido!
Versate il composto in una teglia larga e bassa, io ne ho dovute usare due, unta e spennellata con un po' d'olio. Più o meno dovrebbe avere un'altezza di un centimetro, un centimetro e mezzo - il composto nella teglia, non la teglia! - .
Togliete le uvette dall'ammollo e strizzatele bene, tuffatele a casaccio ordinato nella teglia, vi affonderanno in men che non si dica, è normale!
E poi aggiungete anche i pinoli, a vostro gusto e portafoglio (affonderanno un pochino meno) e poi aggiungete le foglioline di rosmarino, tra l'altro narra la leggenda che l'aggiunta di rosmarino sia di fattura magica, pare che se una donna offra il castagnaccio con il rosmarino al proprio uomo, lui si innamorerà al punto da chiederla in sposa: ... Amoreeeee c'è una cofana di castagnaccio pronta tutta per te!!!! :D :D :D

Regolate il forno a 180° se statico, 200° se ventilato ( io ho preferito la prima soluzione) e infornate il castagnaccio per un'ora, un'ora e dieci. Ha una lunga cottura perché il composto è davvero liquido, quindi prima che cuocia ci vuole tempo e soprattutto fate bene la prova stecchino, è una torta abbastanza umida ma deve comunque risultare cotta!
Una volta pronta fare raffreddare bene prima di staccarla, tagliarla e servirla!
Questo il risultato finale:

Non scherzavo sulla cofana piena!!!!
Buon appetito e a presto!!!

p.s. Boomy Gatto non transita più durante le ricette perché ho ricominciato a dargli da mangiare due volte al giorno, quindi quando cucino è ancora abbastanza sazio... ma nel prossimo post vi farò mandare un saluto ;)

venerdì 11 settembre 2015

Tagliatelle di Mais con Crema di Avocado Aromatizzata alla Graviola

Buonasera!
Wow, due ricette in neanche 24 ore vuol dire fase creativa!
Oggi vi propongo un primo piatto che tutto è fuorché tradizionale, mio padre rabbrividirebbe al solo pensiero e mia mamma lo seguirebbe volentieri.
Prima di tutto perché la pasta è quella di mais e quindi senza glutine, secondo... praticamente è alla frutta! Ma non è assolutamente un dolce. Nei miei periodi gluten free non posso consumare la normale pasta di grano duro, nè quella integrale. Quindi via con quelle di mais, di riso edi tutti i cereali concessi che però secondo me stonano proprio tanto con i tradizionali sughi di pomodoro, quindi sono sempre alla ricerca di nuovi accostamenti che stiano bene con questi sapori a cui non sono abituata. Questa l'ho già sperimentata svariate volte, ogni volta apportando qualche modifica riuscendo alla fine a trovare la mia quadra. Avendo ricevuto dal Gojishop Lindenberg la purea di Graviola, e avendola provata e anche utilizzata per la Focaccia Dolce Senza Glutine All'Uva Fragola e Graviola ho pensato che il suo aroma lievemente acidulato potesse ben accompagnarsi con la crema di Avocado (che poi è una Guacamole rivisitata senza aglio) e quindi ho voluto fare la prova... a me è piaciuta molto quindi ho deciso di proporla anche a voi!


INGREDIENTI:
  • è una ricetta q.b. dovete vedere un po' voi la giusta dose di ingredienti, dipende un po' dai vostri gusti e dal numero dei commensali quindi le mie sono indicazioni ad occhio!
  • 1 Avocado maturo - lo capite dal picciolo, staccandolo la polpa deve apparire gialla, non verde (acerbo) non marrone (marcetto come il mio) - trovandola, io preferisco la varietà Hass, più piccolo, pelle più scura. L'ultima volta non l'ho trovato perciò io ho quello oblungo della foto.
  • Pasta di mais, io ho scelto le tagliatelle. Per le/i neofiti il dosaggio va dagli 80 ai 120 grammi, dipende da quanto magnate...
  • Mezza cipolla: io ho usato quella dorata della Vallescrivia ma viene bene anche con le rosse di Tropea.
  • Un cucchiaio di Purea di Graviola
  • Il succo di mezzo Lime o Limone (Lime molto meglio)
  • 4/5 gocce di tabasco
  • Una macinata di Coriandolo e una di Pepe Bianco
  • Sale fino q.b.
  • Olio extravergine di Oliva q.b.
  • Acqua tiepida q.b. - tiepida perché essendo una crema senza cottura è meglio che non sia tutto gelato
  • Pomodorini q.b. - io li ho messi solo per decoro, in realtà tagliati e messi anch'essi a crudo ci stanno molto bene!
  • Un robot da cucina o un minipimer, se non li avete... forchetta e frusta a volontà!
LET'S DO IT:
Per prima cosa vi direi proprio di mettere una bella pentola con abbondante acqua sul fuoco, così per il tempo che ci metterete a preparare la crema sarà anche pronta la pasta.
Spremete il succo di limone, affettate la cipolla, tagliate a metà l'avocado e prelevando la polpa con un cucchiaio mettete il tutto nel frullatore. Unitevi le spezie, il tabasco, il sale, poca acqua tiepida (fate sempre tempo ad aggiungerla) e il cucchiaio di Succo di Graviola.




















Mettete a cuocere la pasta, e avviate il robot unendo a filo l'olio, serve per far montare la crema, all'occorrenza unite ancora un po' di acqua tiepida se vedete che il composto fa fatica ad amalgamarsi. Assaggiate e nel caso aggiustate sale e aromi.
Scolate la pasta, unite la crema e....


Buon appetito!!!!! Io adoro l'avocado spiaccicato!!!!
Con la cremina che avanza potete fare un delizioso aperitivo usando la cremina e delle patatine di mais oppure facendo dei crostini con crema all'avocado e salmone affumicato: unione perfetta!!! 

Per scrivere il post non ho ricevuto nessun compenso e nessuna indicazione, sono stata omaggiata del prodotto ma non sono stata assolutamente obbligata a scrivere nulla che non fosse il mio pensiero. 

giovedì 10 settembre 2015

Focaccia Dolce Senza Glutine All'Uva Fragola e Profumo di Graviola



Salve a tutti!
Mamma mia che vergogna, è un sacco di tempo che non pubblico più nulla per tanti motivi che non vi spiegherò ora... Sono tornata a scrivere perché complici il regalo di mia mamma (una bella planetaria), i miei esperimenti gluten e lattosio free ( per attenuare la psoriasi) e una mail mandata dalla Sig.ra Luana del Goji Shop poco prima delle vacanze estive mi hanno fatto rimettere le dita su queste pagine.
Una delle mie prime e fortunate collaborazioni è stata proprio con loro, quindi quando ho ricevuto una mail in cui mi si chiedeva di provare i loro Nuovi succhi non me la sono proprio sentita di rispondere negativamente!
Come promesso, al ritorno delle vacanze ho ricevuto la purea di Graviola, che ho scelto io, e non ho potuto fare a meno di provarla subito in uno dei miei, per fortuna, riusciti esperimenti.
La Graviola è una pianta tropicale originaria delle Antille che cresce oggi nelle foreste pluviali del Sudamerica e dell'Asia meridionale.  iene utilizzata da generazioni nella cura di artriti e infiammazioni reumatiche, stati d'ansia e febbre. È inoltre apprezzato
come antiparassitarioanalgesicoantidepressivoantibiotico ed antiossidante
A renderla unica è l'ottimo mix di nutrienti che si ritrovano nel frutto che è ricco di vitamina C ma anche A, B1 e B2 e presenta buone quantità di calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, sodio e zinco. La polpa in particolare apporta benefici nella cura di infiammazioni del cavo orale, coliti e coliche, dissenteria, ha proprietà antiparassitarie ed antipiretiche.
Vi consiglio di andare a spulciare nel web per avere ulteriori notizie di questo frutto e come mio consiglio, da quello che ho letto, vi dico che come tutti i prodotti naturali, non se ne deve far abuso, è infatti consigliata una dose giornaliera di 30ml per 30 giorni (poi non è che non dovete più assumerla, semplicemente fate una piccola pausa).
Il gusto è molto particolare, ha una lieve nota acidula, molto gradevole. Viene descritto come un mix fra ananas e frutto della passione ed effettivamente ci si avvicina molto. 
Io ora direi di passare alla ricetta!!!


INGREDIENTI:
  • 200 gr di Farina Senza Glutine (Mix It)
  • 200 gr di Farina di Grano Saraceno
  • IN ALTERNATIVA se il glutine fosse vostro amico usate 400gr di Manitoba
  • 200 ml di Acqua
  • 20 ml di Purea di Graviola
  • 5 gr di Lievito di Birra Disidratato
  • 120 gr di Zucchero (di canna sarebbe anche meglio, io l'avevo finito)
  • Olio Extra Vergine di Oliva q.b.
  • 8 gr. di sale + un pizzico
  • Uva Fragola (Uva Americana) q.b.
LET'S START!
Attivate il lievito con un pochino di acqua tiepida e un cucchiaino di zucchero.
Lavate e sgranate gli acini dell'uva fragola, e in una ciotola capiente uniteci 30 gr. di zucchero

Versate nell'impastatrice le farine, il lievito e 60 gr. di zucchero ed azionate la macchina aggiungendo a filo prima l'acqua e poi il succo di Graviola,che donerà un leggero aroma acidulo al vostro dolce impasto, aggiungete un po' del sale e fate lavorare la macchina fino ad ottenere un impasto liscio e  morbido (con la farina senza glutine è sempre super morbido, questa cosa l'ho capita a mie spese).
Se la mamma al compleanno non vi ha regalato una planetaria tirate fuori tanto olio di gomito e lavorate l'impasto su di un piano infarinato (va bene farina di riso) per 5/10 minuti cercando di dargli la forma di una palla (IN BOCCA AL LUPO!!!!).

Fate riposare l'impasto in una ciotola leggermente unta d'olio e coperta da un canovaccio o da pellicola alimentare. Io l'ho posizionata nel forno chiuso con la lampadina accesa.
Lasciate lievitare l'impasto fino al raddoppio del suo volume, il tempo previsto dovrebbe essere di circa 2 ore o poco più. ( Nel frattempo, dopo che avete riordinato la cucina io vi consiglio due ottime letture: Il Favoloso Mondo di Goji e Panna Cotta con Coulis di Goji ).
Ora che avrete voglia di panna cotta con le bellissime bacche rosse, tornate a lavorare sulla vostra focaccia.
Accendete il forno alla massima potenza.
Ungete bene una teglia rettangolare, prelevate metà dell'impasto e stendetelo su tutta la superficie della teglia. Ripetete questa operazione delicatamente se la pasta appena posata dovesse ritirarsi, oppure fate come me, brutalizzatela con le dita, alla fine ci sta!
Disponete 2/3 dell'uva zuccherata sull'impasto, in maniera abbastanza ordinata, su tutto l'impasto eccezion fatta per i bordi.
A questo punto stendete sopra l'altra metà dell'impasto cercando di coprire bene tutto e sigillate i bordi: ungetevi leggermente le mani e le nocche con un po' di olio e premete bene con una leggera pressione.
Spennellate la superficie con altro olio, cospargete gli ultimi 10 gr. di zucchero, un pizzico di sale ed adagiate gli ultimi acini rimasti premendo un pochino.
Il forno ora dovrebbe già essere caldo, abbassate la temperatura a 200°, infornate la focaccia sul piano centrale e cuocete per 35 minuti.
Dopo la prova stuzzichino, sfornatela e aspettate che si intiepidisca bene prima di tagliarla...
Dopodiché... Buon Appetito!!!!
P.s.1
Questa focaccia è indicata anche per i Vegani.
P.s.2
Ho in mente di scrivere altre due ricettine sempre utilizzando la Graviola quindi... stay tuned!
P.s.3
Boomy sta bene!
P.s.4
Per scrivere il post non ho ricevuto nessun compenso e nessuna indicazione, sono stata omaggiata del prodotto ma non sono assolutamente stata obbligata a scrivere nulla che non fosse il mio pensiero.

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